L’espressione inglese “Bed and Breakfast“, traducibile in “letto e prima colazione”, identifica un tipo  di  alloggio  turistico  in  case  private,  dove  le  famiglie  mettono  a  disposizione saltuariamente una o più stanze dell’appartamento, con bagno privato o in comune.

Norme di riferimento

L’attività di “Bed and Breakfast” (B&B) è un’attività atipica in quanto non possiede una normativa nazionale  specifica.  Le  leggi  variano  da  regione  a  regione,  ma  tutte  si  rifanno  alla  legge principale del 29 marzo 2001, n. 135, “Riforma della legislazione nazionale del turismo”.

Requisiti professionali

Per l’esercizio dell’attività non è previsto alcun requisito professionale. Occorre però risiedere nell’abitazione  in  cui si  intende  operare. L’alloggio  deve  avere massimo  3  camere (ma,  ad esempio, l’Emilia Romagna e l’Abruzzo ne prevedono 4 e la Sicilia 5), debitamente arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie e gettacarte, per un massimo di 6 posti letto (a seconda delle regioni, poi, il numero massimo di posti letto totali può variare, ad esempio nel Lazio il numero massimo di posti letto è sei, nel Veneto il numero non è determinato mentre in Sicilia si possono avere fino a venti posti letto).

I requisiti minimi richiesti sono i seguenti: 14 mq per la camera doppia, 8 mq per la camera singola, 6 mq di incremento per l’aggiunta di un letto di tipo tradizionale (80 x 190 cm), il vano adibito a sala colazione, se esistente, deve misurare 1 mq per ogni persona alloggiata, conformità alle norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento, rispetto delle norme igieniche ed edilizie. Anche questi requisiti possono subire delle variazioni da regione a regione. E’ quindi opportuno  accertarsi  dei  dettagli  consultando  la  legge  regionale.  Il  servizio  va  assicurato avvalendosi della normale organizzazione familiare e fornendo la prima colazione sotto forma di cibi e bevande preconfezionate senza alcun tipo di manipolazione.

Inoltre, l’esercente deve provvedere all’acquisto di: reti e materassi, piumoni, plaid, tende mobili, complementi d’arredo, biancheria da letto e da bagno, tovaglie e tovaglioli o set da utilizzare per la prima  colazione,  stoviglie  e  vasellame,  tavoli  e  sedie,  computer  collegato  ad  internet,  fax- fotocopiatrice, stampante, segreteria telefonica e telefono cellulare sul quale trasferire le chiamate in caso di assenza.

Modalità di svolgimento

L’attività  di “Bed  and  Breakfast”  può essere  svolta  in forma  individuale,  anche non  in  forma imprenditoriale. Al fine di rispettare il carattere saltuario dell’attività, è prevista un’interruzione di almeno 90 giorni, anche non consecutivi, nel corso dell’anno. In questo caso non serve l’apertura della partita IVA (in alcune regione si può optare per un numero massimo di pernottamenti).

Documentazione ed adempimenti per iniziare l’attività

  • apertura partita Iva con codice attività 55.20.51– (Codice Ateco 2007), solo se l’attività è svolta in forma imprenditoriale:
  • impresa individuale: Modello AA9/12
  • iscrizione alla CCIAA:
  • impresa individuale: Modello I1
  • inquadramento previdenziale:

iscrizione INPS: gestione commercianti. In particolare, si vedano le seguenti tabelle:

  • iscrizione INAIL:iscrizione con il rischio operativo per collaboratori familiari e soci partecipanti.

Le documentazioni richiamate devono essere presentate compilando gli appositi moduli informatici contenuti nel software ComUnica entro 30 giorni dall’inizio dell’attività ovvero dalla costituzione della società.

Altri adempimenti

  • Presentazione, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, della segnalazione certificata di inizio attività  (SCIA) al  Comune  competente,  comunicando i  prezzi  che si  intendono  praticare. Il Comune ha il compito di riconoscere i requisiti per l’accesso all’attività: la destinazione d’uso e la disponibilità dei locali.
  • Il documento recante i prezzi praticati con il timbro del Comune deve essere affisso dietro alla porta della camera degli ospiti;
  • Compilazione del Codice di Autoregolamentazione Sanitaria HACCP:obbligatorio per tutte le strutture ricettive che somministrano pasti al pubblico (ex L. 155/97). Tale Codice deve essere sottoscritto e consegnato alla ASL di zona;
  • Successivamente  il gestore dovrà  denunciare le  persone  alloggiate  all’Autorità locale  di Pubblica Sicurezza entro 24 ore (Polizia, Carabinieri) e denunciare alla Provincia, per meri fini statistici ISTAT, le persone alloggiate.

PEC (Posta Elettronica Certificata)

-Obbligo di dotazione di casella PEC: il DL n. 185/2008 ha stabilito l’obbligo, per le società di capitali, per le società di persone e per i professionisti iscritti in albi o elenchi, di dotarsi di una casella di posta elettronica certificata a valore legale. Successivamente, il DL n. 179/2012, ha esteso tale  obbligo  anche a  tutte  le nuove  iscrizioni,  presso il  Registro  Imprese, di  imprese individuali, a partire dal 20 ottobre 2012.

 

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