Norme di riferimento
L’attività dei Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (CAAF o CAF) è disciplinata dal Decreto legislativo del 9 luglio 1997, n. 241 e consiste nella prestazione di assistenza fiscale con riferimento a:
- elaborazione e predisposizione delle dichiarazioni tributarie;
- redazione delle scritture contabili;
- verifica della conformità tra i dati esposti nelle dichiarazioni e la relativa documentazione;
- consegna al contribuente di copia della dichiarazione elaborata e del prospetto di liquidazione delle imposte;
- comunicazione ai sostituti d’imposta del risultato finale delle dichiarazioni dei redditi, ai fini del conguaglio a credito o a debito in sede di ritenuta d’acconto;
- invio all’Amministrazione finanziaria delle dichiarazioni dei redditi, nonché delle scelte ai fini della destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Requisiti professionali
I CAF sono costituiti nella forma di società di capitali. Ai sensi dell’articolo 32 del Decreto legislativo n. 241 del 1997, i CAF possono essere costituiti da:
- associazioni sindacali di categoria fra imprenditori, presenti nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, istituite da almeno dieci anni;
- associazioni sindacali di categoria fra imprenditori, non presenti nel Cnel, istituite da almeno dieci anni e aventi rilevanza nazionale a seguito del riconoscimento con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con riferimento al numero degli associati e all’esistenza di strutture organizzate in almeno 30 province;
- organizzazioni aderenti alle associazioni sopra citate su delega della propria associazione nazionale;
- organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti e pensionati o organizzazioni territoriali da esse delegate, aventi complessivamente almeno 50.000 aderenti;
- sostituti d’imposta aventi complessivamente almeno 50.000 dipendenti;
- associazioni di lavoratori promotrici di istituti di patronato aventi complessivamente almeno 50.000 aderenti.
I CAF designano uno o più responsabili dell’assistenza fiscale da individuare tra gli iscritti nell’albo dei Dottori Commercialisti ovvero degli Esperti Contabili, i quali possono essere anche titolari di rapporto di lavoro subordinato.
Modalità di svolgimento
L’attività di CAF deve essere svolta nella forma di società di capitali. Documentazione ed adempimenti per iniziare l’attività
- apertura partita Iva con codice attività 69.20.14 (Codice Ateco 2007): soggetti diversi dalle persone fisiche: Modello AA7/10
- Lo svolgimento dell’attività di assistenza fiscale è subordinato al rilascio della relativa autorizzazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per ottenere tale autorizzazione è necessario presentare all’Agenzia delle entrate apposita domanda nella quale indicare:
- il codice fiscale e la partita IVA della società richiedente;
- i dati anagrafici dei componenti del consiglio di amministrazione della società richiedente, nonché dei componenti del collegio sindacale, ove lo stesso sia previsto;
- i dati anagrafici ed i requisiti professionali dei responsabili dell’assistenza fiscale;
- le sedi e gli uffici periferici presso le quali è svolta l’attività di assistenza fiscale;
- la denominazione o la ragione sociale e i dati anagrafici dei componenti del consiglio di amministrazione e, ove previsto, del collegio sindacale delle società di servizi delle quali la richiedente intende avvalersi per lo svolgimento dell’assistenza fiscale, nonché’ l’indicazione delle specifiche attività da affidare alle stesse.
- iscrizione all’Albo dei CAF-dipendenti o dei CAF-imprese tenuti presso l’Agenzia delle Entrate a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione per lo svolgimento dell’attività;
- iscrizione alla CCIAA:
soggetti diversi dalle persone fisiche: Modello S5
iscrizione INPS: gestione commercianti. In particolare, si vedano le seguenti tabelle:
L’amministratore che percepisce un compenso ha l’obbligo di iscrizione anche alla Gestione Separata Inps.