Il panorama fiscale italiano si prepara a un cambiamento radicale. Con la Legge di Bilancio 2026, assistiamo a un “ritorno al futuro” per gli incentivi agli investimenti industriali. Dopo anni dominati dai Crediti d’Imposta (piani Transizione 4.0 e 5.0), il legislatore ha deciso di rispolverare lo strumento che ha dato il via alla quarta rivoluzione industriale in Italia: l’Iperammortamento.

Questa misura non è una semplice proroga, ma una ristrutturazione completa del beneficio fiscale. Abbandonando le complessità delle compensazioni in F24, si torna alla deduzione fiscale extracontabile.

In questo articolo approfondito analizzeremo nel dettaglio come funziona, le nuove aliquote “Green”, il calcolo del risparmio effettivo e le trappole da evitare per non perdere il beneficio.


Iperammortamento vs Credito d’Imposta: Cosa Cambia Davvero?

Per comprendere la portata della novità, dobbiamo distinguere chiaramente i due meccanismi. Molti imprenditori si sono abituati al Credito d’Imposta, ma l’Iperammortamento agisce su una leva diversa.

  • Credito d’Imposta (Vigente fino al 2025): È uno sconto diretto sulle tasse da pagare. Si utilizza in compensazione tramite F24. Il vantaggio è finanziario e slegato (in parte) dall’utile di bilancio.

  • Iperammortamento (Dal 2026): È una maggiorazione del costo fiscale del bene. Non riduce le tasse direttamente, ma abbatte la base imponibile (il reddito) su cui le tasse vengono calcolate.

In sintesi: L’iperammortamento ti permette di “fingere” davanti al fisco che il bene sia costato molto di più del prezzo in fattura, permettendoti di dedurre quote di ammortamento più alte e, di conseguenza, abbassare l’IRES (per le società di capitali) o l’IRPEF (per le ditte individuali e società di persone).


Le Nuove Aliquote 2026: Standard e Green

La grande novità del 2026 è l’introduzione di un doppio binario. Lo Stato non premia più solo l’innovazione digitale (Industria 4.0), ma introduce un moltiplicatore specifico per la sostenibilità energetica.

Ecco il quadro completo delle maggiorazioni previste per i beni strumentali materiali nuovi (Allegato A, Legge 232/2016):

1. Iperammortamento “Standard” (Digitale 4.0)

Si applica ai beni interconnessi che non dimostrano un risparmio energetico specifico.

Fascia di Investimento Aliquota Maggiorazione Costo Fiscale Riconosciuto
Fino a 2,5 milioni € 180% 280% del costo
Da 2,5 a 10 milioni € 100% 200% del costo
Da 10 a 20 milioni € 50% 150% del costo

2. Iperammortamento “Green” (Transizione 5.0)

Si applica se l’investimento garantisce una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per l’intera struttura produttiva o del 5% per i processi interessati.

Fascia di Investimento Aliquota Maggiorazione Costo Fiscale Riconosciuto
Fino a 2,5 milioni € 220% 320% del costo
Da 2,5 a 10 milioni € 140% 240% del costo
Da 10 a 20 milioni € 90% 190% del costo

Nota Bene: La maggiorazione si applica oltre al costo del bene. Un’aliquota del 180% significa che su un bene da 100€, deduci i 100€ reali + altri 180€ “virtuali”, per un totale di 280€.


Esempio Numerico di Calcolo e Risparmio

Per capire la convenienza reale, sviluppiamo un esempio pratico su una SRL con aliquota IRES al 24%.

Ipotizziamo l’acquisto di un macchinario 4.0 (es. una pressa interconnessa) del valore di 100.000 €.

Coefficiente di ammortamento civilistico: 10% (10 anni).

Caso A: Iperammortamento Standard (180%)

  1. Quota ammortamento civile (a bilancio): 10.000 €

  2. Quota Iperammortamento (Extracontabile): 18.000 € (10% di 180.000€)

  3. Totale deduzione annua: 28.000 €

  4. Variazione in diminuzione: L’azienda abbatte l’imponibile di 18.000 € extra ogni anno.

  5. Risparmio IRES annuo: 18.000 € x 24% = 4.320 €

  6. Risparmio Totale (10 anni): 43.200 € (su 100k di spesa)

Caso B: Iperammortamento Green (220%)

  1. Quota ammortamento civile: 10.000 €

  2. Quota Iperammortamento: 22.000 € (10% di 220.000€)

  3. Variazione in diminuzione: 22.000 € extra ogni anno.

  4. Risparmio IRES annuo: 22.000 € x 24% = 5.280 €

  5. Risparmio Totale (10 anni): 52.800 € (su 100k di spesa)

Più della metà del costo del macchinario rientra in azienda sotto forma di minori tasse.


Requisiti, Scadenze e Procedura

L’accesso all’incentivo non è automatico. Ecco le regole rigide da seguire:

1. I Soggetti Beneficiari

Possono accedere tutte le imprese residenti in Italia (SRL, SpA, SNC, SAS, Ditte individuali in contabilità ordinaria/semplificata).

Attenzione: Sono esclusi i contribuenti in Regime Forfettario, poiché determinando il reddito a forfait non possono dedurre i costi (neanche quelli maggiorati).

2. Tempistiche (La regola del 20%)

  • Investimento: Deve essere effettuato tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026.

  • Proroga (Prenotazione): È possibile ricevere il bene entro il 30 giugno 2027, a patto che entro il 31/12/2026:

    • L’ordine sia accettato dal venditore.

    • Sia stato versato un acconto pari almeno al 20% del costo.

3. Documentazione Obbligatoria

Come per il vecchio Credito 4.0, è necessario produrre:

  • Fatture e documenti di trasporto con chiaro riferimento alla normativa.

  • Autocertificazione (per beni < 300.000 €) o Perizia Tecnica Asseverata (per beni > 300.000 €) che attesti i requisiti tecnici (interconnessione, integrazione automatizzata, ecc.).

  • Per l’aliquota Green, certificazione aggiuntiva del risparmio energetico conseguito.


Criticità e Strategie: Cosa sapere prima di investire

Non è tutto oro quel che luccica. Il passaggio dal Credito all’Iperammortamento comporta delle valutazioni strategiche fondamentali.

1. Il problema della “Capienza Fiscale” (Utili vs Perdite)

Il credito d’imposta si poteva usare anche se l’azienda chiudeva in perdita (compensando IVA o contributi dipendenti). L’Iperammortamento, invece, è una deduzione.

Se l’azienda è in perdita fiscale, l’iperammortamento non genera un beneficio immediato, ma aumenta la perdita riportabile. È uno strumento che premia le aziende sane che producono utili.

2. Cumulabilità e Divieti

  • Divieto di doppio finanziamento 4.0: Non è possibile cumulare l’Iperammortamento 2026 con il Credito d’Imposta 4.0 sullo stesso bene (art. 94 DDL Bilancio).

  • Cumulo con altri aiuti: È generalmente ammesso il cumulo con Sabatini, Bandi Regionali o contributi europei, a patto che la somma dei benefici non superi il 100% del costo sostenuto.

3. Beni in Leasing

L’agevolazione spetta anche per i beni acquisiti in Leasing Finanziario (conta la data di sottoscrizione del contratto).

Attenzione: Sono esclusi i beni a noleggio operativo (o locazione operativa), in quanto il bene non entra nei cespiti dell’azienda utilizzatrice.


Conclusione: Conviene aspettare il 2026?

Se la tua azienda ha in programma investimenti importanti e prevede di chiudere i bilanci futuri in utile, l’Iperammortamento 2026 (specie nella versione Green al 220%) offre un ritorno economico eccezionale, spesso superiore ai vecchi crediti d’imposta, e con la sicurezza di una deduzione strutturale che non dipende dalla disponibilità di fondi a rubinetto.

Tuttavia, richiede una pianificazione impeccabile. Sbagliare i tempi dell’interconnessione o la stesura della perizia può costare caro in sede di controllo.

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