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Credito dimposta ricerca e sviluppo

2024-12-13 19:14

TaxBi | Dottori Commercialisti

Credito dimposta ricerca e sviluppo

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo sarà disponibile con le stesse aliquote di calcolo e massimali applicati nel 2024.Il credito d'imposta per R&S è stato

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo sarà disponibile con le stesse aliquote di calcolo e massimali applicati nel 2024.

Il credito d'imposta per R&S è stato introdotto nel 2014 e da allora è stato oggetto di numerose modifiche.
L'ultima modifica è stata apportata dalla legge di bilancio 2022, che ha prorogato l'agevolazione fino al 2031 e ha rimodulato sia l'aliquota di calcolo del credito d'imposta che il limite massimo del credito d'imposta fruibile per singolo periodo d'imposta.

A partire dal 2020, il credito d'imposta agevola gli investimenti in:

* attività di ricerca e sviluppo;
* attività di innovazione tecnologica (obiettivi di "transazione ecologia" e di "innovazione 4.0");
* attività di "design e ideazione estetica".

Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione e dal settore economico di appartenenza. L'agevolazione è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Il credito d'imposta opera a decorrere dal periodo d'imposta successivo al 31 dicembre 2019 e sarà operativo sino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2031 per il credito d'imposta ricerca e sviluppo e al 31 dicembre 2025 per gli altri crediti d'imposta.

L'ammontare del credito d'imposta e il suo massimale variano a seconda del tipo di investimento e della finestra temporale.
Per il 2025, i coefficienti applicati alle voci di spesa e il credito d'imposta massimo annuo rimangono gli stessi del 2024.

Le attività ammesse al credito d'imposta sono definite dal DM 26/05/2020 e dalle Linee Guida del Mimit del 4/07/2024.**

Le attività di ricerca e sviluppo devono soddisfare i cinque criteri fondamentali del "Manuale di Frascati" dell'OCSE, mentre le attività di innovazione tecnologica devono essere valutate sulla base dei criteri contenuti nel "Manuale di Oslo" dell'OCSE. Le spese ammissibili al credito d'imposta sono elencate nei commi 200-202 della Legge n. 160/2019 e sono disciplinate dal DM 26/05/2020.

Il credito d'imposta è utilizzabile in compensazione orizzontale nel modello F24 in tre quote annuali di pari importo a partire dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione delle spese.
L'effettivo sostenimento delle spese deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti o da un revisore legale dei conti. Le imprese beneficiarie devono inoltre redigere una relazione tecnica che illustri i presupposti, i contenuti e gli esiti delle attività agevolate.

Per i soggetti che effettuano gli investimenti, è necessario inviare una comunicazione telematica preventiva e una a consuntivo al GSE. L'invio di tali comunicazioni è presupposto per la fruizione del credito d'imposta.

È inoltre possibile richiedere una certificazione preventiva relativa alla qualificazione delle attività svolte ai fini della loro classificazione nell'ambito delle attività ammissibili al beneficio.
Questa certificazione è vincolante per l'amministrazione finanziaria.